Si tratta del Progetto Esecutivo per i lavori di realizzazione dell’edificio denominato Torre 3 (o EPUA 3), situato all’interno di un’operazione di sviluppo delle aree land-side limitrofe ai terminal dell’aeroporto Leonardo da Vinci. E' un progetto di iniziativa privata per la realizzazione di un edificio a destinazione terziaria. Torre 3 si colloca all’interno del nuovo business hub di Fiumicino, situato di fronte all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci ed immediatamente raggiungibile tramite ferrovia o autostrada. L’accesso all'edificio è garantito da un drop-off sul fronte principale e dalla passerella pedonale che collega Torre 3 al parcheggio multipiano esistente sul lato opposto all’ingresso principale. Attraverso questa passerella ci si collega al sistema di ponti pedonali coperti che connettono l’aeroporto, la stazione ferroviaria ed i parcheggi multipiano circostanti. Il parcheggio multipiano adiacente permette di sopperire allo scarso numero di parcheggi, dovuto alle dimensioni ridotte del lotto.

 

L’intero edificio è destinato principalmente ad uso uffici sia privati che aperti al pubblico e conta cinque piani fuori terra, di cui quattro destinati principalmente ad uso uffici e uno (piano primo) alle società di car rental (RAC). Il piano primo è direttamente collegato al parcheggio multipiano adiacente con una passerella pedonale in quota che è oggetto di altra commessa. L'accesso principale dell'edificio avviene attraverso un'ampia lobby comune al piano terra, da cui si accede agli uffici al piano terra ed alla lobby ascensori. Adiacente alla lobby al piano terra si trova un'area comune destinata a sala d’attesa clienti, incontri informali ed area lavoro. Ai piani superiori la parte centrale è costituita da un’area comune che include un’area lounge, meeting room prenotabili, un'area break ed un locale dedicato ai servizi di copisteria. I diversi piani ospitano uffici di diverso taglio, dal piccolo al grande e compresi tra i 36 ed i 380 mq.


L'Edificio si presenta con pianta irregolare con dimensioni massime alla base pari a circa 104x33mt, mentre in altezza l'edificio si sbiluppa su 4 livelli con interpiano pari a 5.15mt per il primo livello, 4.0mt per i livelli successivi e 4.22mt per il piano interrato. Le facciate risultano inclinate verso l'esterno di 5° quindi con un amento delle dimensioni in pianta dell'edificio all'aumentare dell'altezza. Nella parte centrale dell'edificio sono concentrati i collegamenti verticali ed orizzontali dei servizi. Sul perimetro sono posizionati gli uffici ed i locali per l'accoglienza. Gli impalcati sonon realizzati mediante soletta a piastra multidirezionale alleggerita tramite elementi polimerici di spessore di 35cm ad eccezione del solaio piano terra di spessore di 40cm. Tale tipologia di solaio permette di avere:

· Spessori di impaltato interiori (a parità di sovraccarichi e luci)

· Luci più ampie e socraccarichi maggiori

· liberta di posizionamento degli elementi verticali

· grande capacità di distribuzione trasversale dei carichi concentrati

· buon isolamento acustico e termico

· rapidità di esecuzione

Lungo il perimetro degli edifici si utilizzano colonne con profili in acciaio a doppio T connessi in modo solidale al solaio mediante apposite piastre in acciaio. Apposite armature aggiuntive orizzontali e pioli verticali, consentono di ovviare a problemi locali di punzonamento. Le colonne posizionate sulla facciata degli edifici sono inclinate e presentano un passo pressocché costante, pari a circa 8.0mt in modo da poter ridurre lo spessore delle solette in c.a. Le colonne in acciaio hanno una classe di resistenza S355 ed hanno un profilo commerciale HEM550. Nelle parti centrali dell'edificio, in corrispondenza dei locali tecnici e dei servizi, i carichi verticali vengono trasmessi dall'impalcato a setti in calcestruzzo armato. Costruttivamente si prevede che i setti saranno gettati interamente e solo dopo saranno realizzati i solai in elevazione. Si prevedono perciò cassette di ripresa. 

I setti in c.a. rappresentano il sistema resistente alle azioni orizzontali. Essi garantiscono rigidezza e resistenza nei confronti della azioni sia ortogonali che sismiche, nonché degli effetti torsionali che si accompagnano all'azione sismica, dal momento che la mancanza di simmetria in pianta genera sicuramente uno spostamento del baricentro delle masse rispetto a quello delle rigidezze.

L'intero edificio si incastra su una platea di fondazione di spessore pari a 1,20mt. L'impermeabilizzazione delle pareti interrate è prevista mediante il sistema della vasca bianca. Tale sistema prevede la realizzazione dell aparti d'opera in falda con calcestruzzo opportunamente additivato, l'induzione programmata del quadro fessurativo da ritiro lungo generatrici preventivamente individuate da impermeabilizzare puntualmente con sistemi tipo water stop o similari. Le riprese di getto dovranno essere finalizzate a garantire l'assenza di infiltrazione d'acqua all'interno delle membrature e dei locali che costituiscono la parte dei edificio realizzata al di sotto delle quota della falda.